Via dei Portici

Via dei Portici è il nucleo originario della Città di Bolzano, sorto per iniziativa del principe vescovo di Trento negli ultimi decenni del XII secolo.

La città di Bolzano fu fondata attorno al 1180. La prima strada, cuore pulsante della fiorente città mercantile, arrivata intatta fino ai nostri giorni, fu la via dei Portici. Lunga oltre 300 metri fu orientata in direzione est-ovest al riparo dei gelidi venti da nord.

La nuova città comprendeva una sede amministrativa vescovile (sul sito dell'odierna Casa della Pesa e della Farmacia Madonna in Piazza del Grano) e le case con portici; veniva a trovarsi proprio lungo la cosiddetta "Strada Imperiale" (Kaiserstrasse) che dal Brennero conduceva a Roma.

Lungo il lato nord, le case con portico confinavano con le mura di cinta che sarebbero state poi distrutte nel 1277 dal conte Mainardo II del Tirolo quando si impadronì della città. A sud, dove oggi si trova via Argentieri, si ergevano due torri ed un muro più ridotto, affacciato su di un fossato.

Le due estremità della via dei Portici erano chiuse da una porta superiore ed una inferiore (Ober- e Niedertor). Nei pressi della porta superiore (oggi Piazza delle Erbe) già dal 1180 le contadine vendevano frutta e verdura.

Le prime case con portico, in stile romanico, constavano di un solo piano con antistante copertura a volta in muratura. Il pianterreno doveva essere costruito in muratura, per il primo piano si poteva invece ricorrere a travature in legno. In seguito a frequenti incendi, anche questa parte dovette essere però costruita in muratura. Sul lato che dava sulla strada le case arrivano fino a tre piani sottoterra, nella parte posteriore a un solo piano.

Lungo il margine sud della strada scorreva una roggia, alimentata da una derivazione del torrente Talvera.

Nell'antico borgo medievale, cintato dalle mura, si svolgeva una ricca attività mercantile. Le case dei Portici fungevano insieme da abitazione, bottega e magazzino. Gli edifici, oggi visibili nelle forme assunte nei secoli XVII e XVIII, conservano l'originaria struttura medievale su lotto stretto e profondo e la simmetrica disposizione attorno all'asse viario centrale.

La tipica casa dei portici è larga "4 passi" (meno di 4 metri) mentre misura circa 50 metri in profondità e si articola in tre cortili interni che danno luce ad altrettante sezioni in cui si divide l'edificio. Le case sono strettamente addossate, divise da intercapedini di circa 30 centimetri con funzione statica per i muri romanici.

Tale strutturazione è visibile ancora oggi poco oltre il Palazzo Mercantile nel passaggio di Casa Troilo (1603 circa) con torricella angolare (portale in pietra con stemmi) e passaggio interno che serviva, fin dall'origine, come collegamento diretto della Via dei Portici con il Duomo. Si tratta del civico numero 51, con uno stretto vicolo tagliafuoco, qui si trova anche una porzione di muro romanico. La breve scalinata in fondo al vicolo immette in Via Argentieri. Si consiglia una breve visita del sottopassaggio per poter comprendere la struttura architettonica degli interni degli edifici dei Portici.

Quasi dirimpetto alla Casa Troilo si dirama il vicolo della Parrocchia che unisce via Argentieri con la via e la Piazza della Mostra.

Gli altri passaggi sull'odierna Via Argentieri furono realizzati successivamente, in occasione di ristrutturazioni. Questi collegano via dei Portici con le vie retrostanti e parallele, quali Via Dr. Streiter e Via Argentieri. Attraverso uno di essi, il vicolo della Pesa, si raggiunge Piazza del Grano e quindi Piazza Walther, all'inizio dei Portici si trova Piazza delle Erbe e quindi la Via Museo mentre alla fine dei Portici Piazza del Municipio e Via dei Bottai.

Essi consentono di rendersi conto della singolare struttura interna degli edifici, come nel caso del civico 30 dove si apre un ampio atrio, coperto da lucernario e sormontato da loggiati in stile tardo gotico. Da questi si accede alle sale che hanno ospitato la sede del municipio fino al 1906.

Quasi tutte le case dei Portici disponevano di una propria fontanella.

Le facciate degli edifici sono un'allegra sequenza di tratti architettonici diversi: gli erker (sporti murali), le decorazioni a stucco, i colori pastello, il balcone di Palazzo Mercantile, i porticati che si alternano in varie altezze e con varie decorazioni. Particolarmente belli sono quelli del Vecchio Municipio, ora sede dell'Archivio Storico Comunale, costruiti a sesto acuto con belle decorazioni a fresco.

Antico Municipio

Al civico numero 30 si trova un palazzo con un'arcata gotica ed un portale sormontato da uno scudo in pietra, con lo stemma della città, che immette ad un passaggio voltato. Questo è l'Antico Municipio di Bolzano. Sede dell'Amministrazione Comunale dal 1455 al 1907, il palazzo mostra una suggestiva alternanza di elementi architettonici gotici e barocchi.

L'ala verso via Portici, parzialmente distrutta dai bombardamenti, conserva il portico originario con decorazioni tardogotiche del pittore bavarese Conrad Waider (1491) e, integralmente ristrutturata, ospita oggi l'Archivio Storico della Città. Nel cortile c'è un un loggiato della fine del XV secolo. L'ala verso via Streiter ospita le storiche sale del Consiglio cittadino affrescate da Georg Müller di Bamberg (1597) e la sala della Dieta tirolese con soffitto ligneo decorato.

Durante i lavori di ristrutturazione del Municipio medievale è stata messa in luce nel locale che si affaccia su Via Dr. Streiter una fossa per rifiuti di struttura circolare, con muri a secco. Il materiale di riempimento conteneva frammenti di vasellame da tavola, di pipe, formelle per stufa, resti di tessuto e bicchieri databili fra il XIII ed il XX secolo.