Antico Ospedale di Santo Spirito

Fin dal Medioevo l'Antico Ospedale di Santo Spirito si trovava al posto dell'attuale sede centrale delle Poste. Esso comprendeva, oltre all'edificio ospedalizio vero e proprio, la chiesa dedicata al Santo Spirito ed una serie di edifici di servizio (alloggio del fattore, con stalla, fienile, cantine).

Oltre a quella di dispensario per cure mediche, l'ospedale nel Medioevo aveva principalmente una funzione sociale. Era un ricovero per tutti i bisognosi: viaggiatori e pellegrini, poveri, disabili ed anziani, orfani e puerpere vi trovavano assistenza materiale e spirituale, vitto ed alloggio. Parte delle vecchie cantine, restaurate, ospitano oggi i locali di un'enoteca con ristorante.

Nello stretto Vicolo Wolkenstein si possono vedere porzioni della muratura originaria del castello di Wendelstein (in alto tracce di finestre e più a sinistra un merlo di foggia ghibellina), fatto erigere dai conti di Tirolo nella prima metà del Duecento a difesa del ponte sull'Isarco che si trovava poco più a sud e come sede di riscossione del pedaggio che essi esigevano dai passanti; distrutto dai cittadini di Bolzano nel 1277, venne ricostruito ed affittato a banchieri fiorentini che vi insediarono un banco di pegni.

Nel 1600 fu donato ai Cappuccini, che lo demolirono per costruire al suo posto la loro chiesa ed il convento. All'interno del chiostro del convento dei Cappuccini, che oggi ospita la scuola per le professioni sociali, sono state rinvenute interessanti testimonianze archeologiche del periodo tardoantico, poggianti su preesistenti livelli di muratura di età romana e medievale. Qui si trovava anche il manso di S. Afra, centro amministrativo del capitolo e del convento di "S. Ulrich und Afra" di Augsburg.

Dalla parte di Via dell'Isarco sull'angolo dell'edificio al civico 2A si vede un'alta porzione di muratura medievale, appartenente probabilmente ad una delle strutture connesse all'Ospedale di Santo Spirito.

Questo punto, tra la Parrocchiale e l'Antico Ospedale, era detto "alber": si tratta del luogo ove nel Medioevo si tenevano le sessioni giudiziarie, i placiti pubblici del distretto comitale di Bolzano. Tale consuetudine è confermata anche dal toponimo "in Publitsch" riferito alla vicina chiesa di S. Nicolò, distrutta dai bombardamenti nella Seconda Guerra Mondiale, il cui perimetro è ancora visibile nella piazzetta tra il Duomo ed il centro pastorale.

Si trovava in questo spiazzo anche la cappella dedicata a S. Maddalena, utilizzata come cappella funebre. L'antico cimitero cittadino si estendeva infatti in direzione sud intorno alla Parrocchiale.