Südtirol Alto Adige Dolomiti Superbike 2006

9 luglio 2006

Vittoria colombiana e svizzera nella UCI Mountainbike World Cup XCM #3 "Südtirol Dolomiti Superbike" a Villabassa (BZ).

In occasione della Coppa del Mondo di maratona è stato studiato un percorso nuovo. Così quest'anno non si è più corso in senso orario bensì in senso antiorario, per cui la lunga salita di 17 km che porta a Prato Piazza, che era l'ultima, ora è diventata la prima. La partenza quest'anno è avvenuta sulla strada statale, che ha offerto più spazio per le singole griglie di partenza.

Complessivamente c'erano quattro griglie da 800 partecipanti cadauna, a cui si sono aggiunti ca. 130 corridori della categoria Elite partiti prima del primo blocco.

Il percorso di 120 km e quasi 4000 m di dislivello ha condotto attraverso i cinque comuni dell'Alta Pusteria, cioè Villabassa, Dobbiaco, San Candido, Sesto e Braies. Quasi 400 volontari partecipano all'organizzazione dell'evento.

La novità era costituita dalla salita sui Prati di Croda Rossa a Sesto e la discesa del Passo Monte Croce. Gli organizzatori si sono sforzati di rimanere il più possibile sul tracciato originale. Il presidente del CO Kurt Ploner in futuro intende percorrere l'itinerario alternativamente nell'una e nell'altra direzione, un anno in senso orario e uno in senso antiorario.

Il tracciato è stato misurato ex novo con il sistema satellitare Gps. L'altimetria è stata rielaborata graficamente ed è più dettagliata.

Uomini

Il colombiano Hector Leonardo Paez ha vinto la terza maratona UCI MTB World Cup "Südtirol Dolomiti Superbike" a Villabassa in Alto Adige. Per il percorso di 119,9 km e 3822 m di dislivello il 24enne ha impiegato quattro ore 52 minuti e 37 secondi.

L'atleta della Full Dynamix ha vinto con un vantaggio di sei minuti e 25 secondi sull'italiano Yader Zoli (KTM International), che nella volata finale ha battuto il suo connazionale Mirko Pirazzoli (Salieri Arredo Quattro). Quarto il campione olimpico Bart Brentjens (Giant Racing Team) dall'Olanda (+7'.18"), quinto il francese Thomas Dietsch (+7'.53").

Leonardo Paez (COL), vincitore: "Ho semplicemente seguito il mio ritmo. Pensavo sarebbe stata una dura lotta, invece sono riuscito a staccarmi già dopo il secondo GPM sui Baranci, dopo ca. 45 km. Ho alle spalle un allenamento in altitudine, e la scorsa settimana ero venuto a Villabassa con la mia squadra per studiare il percorso. I miei obiettivi per la stagione: i mondiali e la Coppa del Mondo generale. Però prima, visto che domani compio 24 anni (10/07/2006), faccio una scappata in Colombia."

Yader Zoli (ITA), secondo posto: "Bart Brentjens ha attaccato sulla salita a sette chilometri dall'arrivo. Subito dietro c'era Pirazzoli. Poi sono riuscito a raggiungerli. Nell'ultima discesa Pirazzoli ha dettato il ritmo e ho superato Bart. E in volata sono riuscito a battere Pirazzoli".

Mirko Pirazzoli (ITA), terzo posto: "È stata una splendida gara. Mi sono preparato bene con l'allenamento in altitudine, per me questo di oggi è stato l'ultimo test in vista dei Campionati Italiani. Come specialista di CX innanzitutto ho dovuto studiare gli altri perché non conosco tutti gli specialisti della maratona. Sono completamente soddisfatto del mio risultato".

Bart Brentjens (NL), quarto posto: "Ero piuttosto stanco perchè ieri ho partecipato ad uno sprint 5x5 minuti a Kaprun (AUT). Inoltre sono andato a letto tardi e mi sono alzato presto. Dopo il via ho avuto alcuni problemi, ma poi ho iniziato a sentirmi sempre meglio. Le mie condizioni erano buone. Pirazzoli e Zoli nell'ultima discesa sono semplicemente stati più veloci".

Roel Paulissen (Belgio): "Dopo la prima salita a Prato Piazza (km 17) ho forato prendendo subito quattro minuti di distacco. Ho cercato di recuperare e mi è costato molta energia. Ho proseguito fino al Passo Monte Croce e lì ho deciso di arrendermi. Peccato, perché oggi c'erano anche i miei genitori Toni e Rina a vedere la gara".

Mauro Bettin (ITA), tre volte vincitore (2000-2001-2002), rinuncia: "Ho dovuto fermarmi già dopo la prima salita. Credo di avere un virus e non sto bene. Sono molto deluso perché contavo di fare una bella gara dopo essermi allenato in altitudine per una settimana e mezza. Mi ero preparato bene per la Südtirol Dolomiti Superbike. Probabilmente non potrò partecipare alle prossime importanti gare internazionali".

Donne

Per le donne ha vinto la 32enne Esther Süss (Ghost International Racing Team), svizzera di Küttingen nel cantone Aargau, con un tempo di cinque ore 47 minuti e 17 secondi, battendo la connazionale Daniela Louis del cantone Toggenburg (Team: Stöckli - Craft), per quattro minuti e due secondi. Terza la vincitrice dello scorso anno, la finlandese Pia Sundstead (Team Rocky Mountain Business Objects) con un ritardo di sei minuti e 53 secondi.

Esther Süss (SUI), vincitrice: "Ho raggiunto Daniela Louis nell'ultima salita. È stato fantastico! Le mie riserve di forza oggi erano ottime. È stata una gara molto leale e desidero ringraziare tutti i biker amatori per il loro comportamento sportivo".

Daniela Louis (SUI), secondo posto: "Esther mi è passata accanto, non avevo nessuna chance, è stata nettamente più forte".

Pia Sundsteadt (FIN), terzo posto: "È stata una gara combattuta. Esther oggi era più forte di tutte, e le faccio i miei complimenti per la vittoria!"

Vittoria tedesca-italiana sulla distanza media

Il 22enne tedesco Helmuth Trettwer ha vinto la XII edizione della "Südtirol Dolomiti Superbike" sulla distanza media di 56,9 km e 1688 m di dislivello.

Il soldato di Teisendorf presso Traunstein in Baviera ha coperto il percorso in 2 ore 16 minuti e 17 secondi. Con un distacco di un minuto e 46 secondi ha tagliato il traguardo il 36enne lombardo Giancarlo Masini. Terzo, a due minuti e 21 secondi, il 44enne altoatesino Walter Platzgummer di Naturno.

Helmuth Trettwer (vincitore/Germania): "All'inizio non mi sentivo in forma, ma nel corso della gara mi sono sentito sempre meglio", racconta Helmuth Trettwer, che ha tagliato il traguardo per terzo sul Großglockner dietro a Roland Stauder e Roel Paulissen. "Ieri ho disputato una gara a Weißenbach per cui oggi all'inizio avevo le gambe pesanti. Nell'ultima salita nella Valle San Silvestro poi sono riuscito a recuperare un minuto dietro l'altro. Infine il corridore davanti a me ha forato e ho potuto sorpassarlo".

Walter Platzgummer (terzo/Italia): "Fino a Dobbiaco ero in testa, poi mi hanno raggiunto. Non avevo più la grinta necessaria per resistere, gli altri due davanti a me erano più forti".

Donne

Tra le donne si è imposta Monika Schuler, altoatesina di Terlano. La 37enne per i 56,9 km e 1688 m di dislivello ha impiegato 2 ore 45 minuti e 1 secondo. Seconda classificata la 33enne austriaca (Lienz, Osttirol) Monika Pramstaller, terza la quasi 29enne Erica Cimenti di Marostica (VI).

Monika Schuler (vincitrice/ITA): "È incredibile", esulta Monika Schuler dopo l'arrivo. "Vincere la Südtirol Dolomiti Superbike, per di più a casa mia, è stato il massimo". La Schuler era già arrivata terza sulla lunga distanza nel 1994, e nel 1997 e 1998 sulla media. "Il percorso nuovo è splendido. Ho pedalato con un gruppo di uomini. Qualche donna davanti a me l'ho vista, ma queste poi hanno scelto la distanza lunga", dichiara la vincitrice che nel 2002 si è aggiudicata i Mondiali della categoria Hobby.

Manulea Pramstaller (seconda/Austria): Anche la seconda classificata Manuela Pramstaller di Lienz nell'Osttirol sul traguardo era raggiante: "È andato tutto meravigliosamente. Avevo le gambe pesanti perché nelle scorse settimane ho fatto diverse gare, ma il problema si è risolto da sé durante la gara. È stata una sensazione unica gareggiare qui. Speravo di riuscire a salire sul podio, ma il secondo posto non me l'aspettavo proprio". La Pramstaller la settimana scorsa ha vinto la Kitzalpbike a Kirchberg.

Erika Cimenti (terza/Italia): Per Erika Cimenti, terza, è stata la prima Südtirol Dolomiti Superbike perché partecipa alla Cicli Olympia-Challenge-Serie di cui è capoclassifica. "È stata una gara durissima. Inoltre non conoscevo le mie concorrenti. Il lungo rettilineo di ca. 10 km da Carbonin a Dobbiaco mi ha sfinita. Tutti andavano a grande velocità (ca. 45 km/h) per cui ho dovuto mettercela tutta per rimanere davanti" ricorda la Cimenti.