Percorso espositivo nel Monumento alla Vittoria

Il percorso espositivo "BZ '18-'45. Un monumento, una città, due dittature" illustra la storia del Monumento alla Vittoria. Specularmente alla storia del Monumento ed in sua correlazione vengono ripercorse le vicende storiche locali, nazionali e internazionali degli anni compresi tra le due guerre mondiali (1918-1945), legate in particolare modo all'avvicendarsi di due dittature (quella fascista e quella nazionalsocialista).

Vengono anche illustrati i radicali mutamenti urbanistici operati nella città di Bolzano, a partire dalla fine degli anni Venti, per la costruzione ex-novo di una città "italiana", unitamente all'insediamento di importanti attività industriali, che favoriscono il massiccio trasferimento di popolazione da altre zone della penisola.

Il percorso espositivo affronta, infine, il difficile rapporto di convivenza di una così ingombrante eredità dell'epoca fascista con il territorio, nel mutato quadro politico e sociale della seconda metà del Novecento fino ai giorni nostri.

Il percorso espositivo "BZ '18-'45: un monumento, una città, due dittature", inaugurato il 21 luglio 2014, documenta in 13 locali e su 700 mq la storia del Monumento alla Vittoria e i suoi significati ideologici nonché più in generale le vicende locali dal 1918 al 1945 correlate alle dittature fascista e nazionalsocialista.

Le aree tematiche consentono di approfondire storia e interpretazioni del monumento, la Prima guerra mondiale, il cambio di sovranità, la nascita del regime fascista e gli effetti della svolta autoritaria, la creazione della "città italiana" e le politiche dell'italianizzazione, i palazzi della politica e militari, formazione, arte e cultura, la politica sociale e l'industrializzazione, le Semirurali, le Opzioni e la Seconda guerra mondiale, fino ad illustrare la fine del conflitto e la nascita del primo Statuto di autonomia.

Il Monumento alla Vittoria (1926 - 1928) fu voluto dal governo dell'epoca per esaltare la vittoria delle armate italiane sull'Impero Austro - Ungarico nella prima guerra mondiale. Fu costruito su progetto di Marcello Piacentini. Benito Mussolini avrebbe voluto dedicare il Monumento a Cesare Battisti ma, a seguito della decisa opposizione della vedova, fu invece intitolato "alla vittoria italiana". L'arco di trionfo che porta l'insegna latina "Hic patriae fines siste signa. Hinc ceteros excoluimus lingua legibus artibus" è stato inaugurato il 12 luglio 1928 da Re Vittorio Emanuele III. Nel 2005 il Comune di Bolzano ha collocato delle lapidi che ricordano i crimini del periodo.

Dal 21 luglio 2014 il Monumento alla Vittoria di Bolzano diventa liberamente percorribile e visitabile e si contestualizza storicamente attraverso un'esposizione permanente ospitata nella sua cripta e negli ampi vani sotterranei ad essa adiacenti con l'obiettivo di ricordare, comprendere e unire.

La cerimonia d'inaugurazione alla presenza del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini e della massime autorità cittadine e provinciali, ha segnato, di fatto, la conclusione dell'attività svolta dal gruppo di lavoro incaricato di concepire il percorso espositivo ed è il risultato dell'impegno congiunto profuso da Stato, Provincia e Comune di Bolzano, finalizzato all'approfondimento oggettivo delle vicende storiche dal 1918 al 1945.

La decisione di aprire al pubblico il Monumento, rimasto inaccessibile per decenni, e di creare nella cripta e nei vani ad essa adiacenti un percorso dedicato alla comprensione della storia recente, è stata presa congiuntamente nel 2012 dallo Stato italiano per il tramite del Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo, dalla Provincia Autonoma di Bolzano e dal Comune di Bolzano.

Il progetto è stato accolto con successo dalla comunità locale, nonché dai numerosi turisti che lo frequentano.

Il percorso nel Monumento alla Vittoria ha risolto il problema di un'erdità ingombrante; ha liberato dall'ideologia un luogo che era capace continuamente di creare tensione tra frange della popolazione locale, trasformandolo con spirito europeo in luogo della storia.

"Bz '18-'45, una città, un monumento, due dittature" nel futuro ambisce a diventare un punto di riferimento importante per la memoria anche a livello internazionale, entrando nella rete europea dedicata a tutti quei luoghi che mantengono viva la memoria del secolo passato.

Premio Museo Europeo 2016

Menzione speciale della giuria al percorso espositivo nel Monumento alla Vittoria.

Il percorso espositivo nel Monumento alla Vittoria di Bolzano ha ottenuto un importante riconoscimento nell'ambito del Premio Museo Europeo 2016 assegnato tra Tolosa e San Sebastian nei Paesi Baschi. L'European Museum of the Year Awards (EMYA), è un riconoscimento conferito ai migliori spazi museali europei assegnato ogni anno dal Forum Museo Europeo (European Museum Forum) sotto l'egida del Consiglio d'Europa, con candidature (49 da 24 diversi paesi) riservate a musei di recente apertura o aggiornati e ampliati nel corso dell' ultimo biennio.