Museo della Scuola

Il Museo della Scuola del Comune di Bolzano raccoglie ed espone materiale documentario storico e didattico. Libri e quaderni dal 1865 al 1963. Il Museo della Scuola è allestito nello stabile rinascimentale anche noto come ex "Agnello" a Rencio, già sede della vecchia scuola del rione

I Musei della Scuola sono molto diffusi in tutto il nord e il centro Europa (in Germania sono più di 100), ma rarissimi in Italia. Quando fu inaugurato, il 12 maggio 1995, il Museo della Scuola della Città di Bolzano era il primo in Italia e fino al 2013 si trovava al terzo piano della Scuola elementare "Dante Alighieri" in Via Cassa di Risparmio.

Concepito come "museo aperto" offre a tutti i visitatori, ed in particolare ad alunni e docenti, la possibilità di ricostruire percorsi della memoria, in cui si intrecciano esperienze personali e storia collettiva.

I molteplici aspetti della vita scolastica rivelano i caratteri peculiari di un'epoca. Il ruolo dato all'infanzia, i valori morali e culturali, le concezioni pedagogiche, le innovazioni metodologiche e didattiche, possono costituire un osservatorio privilegiato per comprendere meglio il tessuto sociale ed istituzionale di un territorio.

Attraverso una ricca documentazione sulla storia della scuola quali materiali didattici, fotografie, pagelle, documenti, arredi e tabelloni didattici, i visitatori possono ricostruire l'esperienza storica vissuta dalle tre culture che abitano in Alto Adige ed il ruolo dato all'infanzia, i valori morali e culturali, le concezioni pedagogiche, le innovazioni metodologiche e didattiche.

Di particolare interesse storico-documentario risultano la raccolta dei cartelloni murali e l'archivio fotografico: quest'ultimo raccoglie più di 500 fotografie che risalgono alla fine del 1800 ed ai primi decenni del 1900 e documentano aspetti della vita quotidiana nella scuola tra Trentino, Tirolo, Voralberg e Carinzia. I materiali raccolti dal Museo provengono dalle scuole della provincia o da collezioni private.

Il percorso permanente, arricchito di tecnologie multimediali e interattive, permette di riscoprire in modo coinvolgente i molteplici aspetti della vita scolastica del passato, con una prospettiva principalmente orientata su Bolzano e sul territorio altoatesino da fine Ottocento ai giorni nostri.

Una particolare sezione espone una selezione della collezione di quaderni dell'artista e scrittore Franco Magro che testimoniano l'evoluzione della didattica e del gusto e, più in generale, della società nell'ambito della quale vengono prodotti e utilizzati. In esposizione una selezione della ricca raccolta di tabelloni didattici, che conta oltre 1000 tavole in lingua italiana e tedesca, editi tra il 1850 e il 1950.

Una sala del museo racconta il ruolo dell'educazione fisica nella scuola dall'Ottocento ad oggi, mentre la ricostruzione di un'aula scolastica di ieri, tra vecchi banchi cattedre e lavagne, permette di osservare l'evoluzione degli arredi scolastici.

Il percorso è arricchito da una serie di sorprese inedite: alcuni interventi artistici contemporanei, come le sculture di Willy Verginer, interrompono la lettura nostalgica proiettando il pensiero del visitatore in una dimensione atemporale.

Un sistema interattivo permette agli utenti di navigare nel tempo tra i principali edifici scolastici della città di Bolzano o di svelare "storie di scuola" poco conosciute se non quasi nascoste.

Un laboratorio multisensoriale (su prenotazione) completa ed approfondisce le esperienze olfattive già in atto nel museo, che intendono stimolare il visitatore attraverso delle suggestioni del tutto inusuali.

Un angolo del museo è da completarsi a cura di tutti coloro che vorranno dare il proprio contributo: è un pannello dedicato a tutti i ricordi di scuola che i cittadini vorranno portare.