I castelli di Bolzano - Tra potere e denaro

Dal 25 settembre 2004 al 31 gennaio 2005

La conca di Bolzano è impreziosita da numerosi castelli: se ne contano una quarantina con la maggior densità che si registra in Europa.

La mostra "I castelli di Bolzano, tra potere e denaro" a Castel Roncolo ne presenta 28: uno sguardo oltre i muri di cinta per tuffarsi in un passato tutto da scoprire.

La costruzione dei castelli da parte delle famiglie nobili iniziò ad essere una realtà fin dal XII secolo a contrassegnare la ricchezza, il potere temporale ed il prestigio acquisiti. Per ragioni strategiche essi furono costruiti in punti di passaggio, garantendo la possibilità di controllo su tutto il circondario; divennero centro di potere, sedi di giurisdizione locale con applicazione di diritto maggiore e minore, luoghi deputati all'autorità fiscale che al tempo consisteva prevalentemente in prestazioni in natura come le corvèe o in materiali come parte del raccolto, bestiame, oggetti d'artigianato.

Essi contenevano quindi generalmente una stalla ed ampi magazzini per i cereali e cantine per il vino.

Nel tardo medioevo il potere venne verticalizzato verso l'organizzazione centrale, i mercati si affermarono su tutto il territorio e nacque l'economia monetaria.

Il XIV e XV secolo segnarono quindi dei grandi cambiamenti nel ruolo e nelle funzioni dei castelli: diversi vennero abbandonati e caddero in rovina. La storia segnò il destino dei castelli Johanneskofel e Walbenstein. Altri, come Castel Roncolo, Castel Flavon e Mareccio vennero adattati stilisticamente ai caratteri gotici del Rinascimento.

Litografie, incisioni, tele e fotografie d'epoca dimostrano l'evoluzione continua di queste imponenti strutture. I reperti archeologici rinvenuti fungono da testimonianze della cultura materiale e consentono lo studio dell'organizzazione e dello svolgimento della vita quotidiana in un castello.

Numerosi sono gli oggetti inediti presentati per la prima volta nel percorso espositivo per rapire il visitatore dai giorni nostri e portarlo, attraverso un viaggio nel tempo, in quello che gli umanisti definirono l'epoca buia della storia europea e che, alla luce dei ritrovamenti e degli studi si dimostra invece ricca di vitalità ed innovazione.

La mostra è un invito a capire la vita degli abitanti dei castelli ed a lasciarsi suggestionare dalla storia che ha lasciato tracce indelebili nel tempo.